Raccontaci qualcosa di te...

Tutto inizia quando mio padre ha aperto l’officina nel 1991, quando io ero ancora una ragazzina (lui ha sempre fatto questo mestiere, ha iniziato con i mezzi dell’esercito). Avendo due figlie femmine, credo pensasse che non avremmo potuto continuare la sua attività. Mi è sempre piaciuto guidare e correre in macchina, ho un ricordo vivissimo di Tiziano, il mio primo figlio, che alle elementari scrisse: "Mia madre non sa cucinare, non sa stirare, ma guida la macchina come un pilota di Formula 1". Questo è il mio carattere, così alla fine ho deciso di prendere le redini dell'officina. All’inizio Nazzareno, il capo officina, andava alle riunioni annuali per officine, poi ho cominciato ad andare io, ma su 300 persone eravamo 3 donne, ora invece siamo una decina e vedo che la mia opinione viene presa in grande considerazione.
Nel 2019 ho fatto un'altra scelta importante, quella di fondare una ditta di autotrasporto, "Alessandra Autotrasporti", e veder circolare dei camion con il mio nome scritto sopra per le autostrade italiane ogni giorno mi ricorda sempre che forse ce l'ho fatta!

Guidi coraggiosa perché...

Sento di essere una buona motivatrice e mi piace vincere le sfide con il gruppo e non da sola. Questo mi ha portato a tante soddisfazioni e ad abbattere i pregiudizi che in questo settore ci sono nei confronti delle donne. Per esempio, quando ho deciso di avere una meccanica i clienti all’inizio erano scettici e non si fidavano, così come quando ho assunto Michelle in accettazione. Ora i nostri clienti fidelizzati sono abituati, quelli di passaggio invece rimangono ancora sorpresi. Questo mi infastidisce molto perché penso che noi stiamo facendo solo il nostro lavoro.

Sei curiosa di scoprire altro su Alessandra perché ti piacerebbe fare un percorso simile al suo?
Falle una domanda!
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